Dopo oltre quattro mesi dalla sua scomparsa, la piccola Pina è stata trovata ed è tornata a casa dalla sua famiglia.
Si erano ormai rassegnati e avevano perso le speranze. Nonostante le ricerche e gli appelli sui social, di Pina si era persa ogni traccia. Fino al giorno di Natale.
La piccola era scomparsa lo scorso settembre durante un’escursione nei boschi di Cima Piazzi di fronte alla cabinovia. Subito dopo i familiari avevano allertato i Carabinieri di zona e aveva fatto partire le ricerche, di giorno e di notte, insieme ad amici e volontari che avevano battuto incessantemente la zona. Il giorno di Natale il miracolo: Pina è stata ritrovata dagli uomini del Soccorso Alpino che l’hanno riportata a casa, a Milano. La piccola Pina non è proprio una bambina, come molti avranno pensato. È un cane maremmano di 8 anni. Ma i suoi padroni soffrivano molto ugualmente per il fatto non avere più sue notizie e temevano fosse morta o fosse stata portata via da qualcuno.
Pina e il miracolo di Natale
Purtroppo di Pina non era stata mai ritrovata alcuna traccia. Fino al giorno di Natale. “Ci sono cose impossibili e lei Pina ha compiuto qualcosa che va oltre!!! Ci ha fatto il regalo di Natale… il più bel regalo di Natale. Ieri sera alle 21.30 la sua fuga è terminata sul Bernina in Svizzera!!! Pina è stata recuperata… è un mucchietto di ossa, ma è qui con noi!!!” – ha scritto Antonio, il proprietario di Pina, su Facebook. Infatti anche i social si erano dati un gran da fare per ritrovare la piccola Pina e riportarla a casa. L’uomo ha poi ringraziato tutte le persone coinvolte nella ricerca e nel recupero del suo cane: “Non so cosa dire… prima di tutto grazie al sig. Angelo Fachin – componente del Soccorso Alpino, ndr – e la sua splendida famiglia per l’impresa di recupero!!! Ancora un po’ e non sarebbe sopravvissuta!“. Anche con i cani, esattamente come con i bambini, bisogna sempre avere la massima attenzione perché basta davvero poco a far succedere una tragedia. Anche quando si tratta di cani, cura, rispetto e massima attenzione devono essere le parole d’ordine.
Fonte: Repubblica, Fanpage