Inps: 290 € al mese se hai questi comuni problemi di salute, controlla bene

Inps, 290 € se hai questi comuni problemi: controlla bene le informazioni a riguardo e chi può beneficiarne.

Con lo scoppio della pandemia i vari esecutivi italiani hanno deciso di rafforzare ancora di più il welfare nel nostro paese, cominciando ad elargire bonus per determinate circostanze; l’obiettivo, in questi casi, è sempre quello di sostenere i cittadini in difficoltà e non lasciare indietro nessuno.

(foto: inps.it).

A quanto pare, arriva ora dall’INPS un nuovo sussidio (dell’ammontare di 290 euro) che continua a portare avanti questa precisa politica; ecco i dettagli a riguardo e chi può beneficiarne.

INPS, 290 € se hai questi comuni problemi: le informazioni sul sussidio

La pandemia causata dal COVID-19 ha lasciato strascichi sulla popolazione non soltanto a livello fisico ed economico, ma anche psicologico; l’isolamento, l’allentamento dei rapporti sociali e dei contatti umani hanno portato molte persone ad uno stato depressivo o comunque a soffrire di vari disturbi.

Per questo, e per contribuire a prevenire i disturbi legati alla salute mentale, il governo negli scorsi mesi ha già stanziati dei fondi per un bonus psicologo, da spendere in sedute con professionisti; pare ora però che per le persone che soffrono di alcuni disturbi sia arrivato ora uno specifico sussidio.

Come riporta anche il sito Proiezioni di Borsa, l’INPS ha incluso nella linea guida per le malattie invalidanti anche quelle riguardanti il sistema nervoso; tra queste, rientra anche la depressione, che se accertata dagli esperti (attraverso una percentuale)  può dare diritto al sussidio.

In particolare, come riportato, con una depressione maggiore, episodio ricorrente e deficit moderato si può ottenere una percentuale da 61 a 80%, mentre con l’aumentare della gravità si  arriva progressivamente al riconoscimento di una percentuale del 100%.

Per ottenere tale riconoscimento è necessario presentare una domanda specifica all’INPS, con allegato il certificato  introduttivo del medico curante e che attesta la patologia; successivamente, sarà poi l’INPS a comunicare al richiedente l’appuntamento per la visita presso un’apposita Commissione Medica, così come avviene con l’invalidità.

Una volta fatto il controllo, verrà inviato al richiedente un verbale con l’esito della Commissione tramite racc.ta A/R; qualora l’esito sia negativo, si può presentare ricorso entro i sei mesi.

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