Infarto: questi sintomi ti avvisano un mese prima | Controlla bene

Infarto, questi sintomi ti avvisano un mese prima: controlla bene e cerca di fare molta attenzione senza sottovalutare nulla perché potrebbe davvero essere una prevenzione utilissima.

Purtroppo, l’infarto è una patologia con cui molte persone hanno a che fare e, delle volte, risulta in maniera drastica fatale; nello specifico, come sottolinea Humanitas, quando si parla di infarto si intende la morte o la necrosi di un tessuto o di un organo che non ricevono un adeguato apporto di sangue e ossigeno dalla circolazione. Quando subentra questa condizione, il vaso sanguigno o non è in grado di aumentarlo o si manifesta l’ischemia dei tessuti a valle del vaso che, qualora fosse prolungata, può provocare appunto l’infarto.

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Il nuovo studio – TopDay

Come diverse altre malattie, è bene cercare non soltanto di fare un importante lavoro di prevenzione, ma anche di stare attenti ai sintomi per cercare di permettere al medico di intervenire in tempo; ecco quindi quali sono e perché non si dovrebbero mai sottovalutare.

L’infarto, le cause

Come sottolinea ancora Humanitas, la causa più frequente di infarto cardiaco o cerebrale è la malattia aterosclerotica delle arterie, in particolare di quelle che si occupano del trasporto del sangue a cuore e cervello. L’aterosclerosi, caratterizzata dalla formazione di lesioni o placche ricche di grasso (colesterolo), cellule di parete in fase di proliferazione e cellule infiammatorie, va a colpire gli strati più interni delle pareti vascolari; le placche aterosclerotiche (localizzate o diffuse) possono spesso complicarsi con la formazione di un coagulo sulla loro superficie, che può quindi produrre l’occlusione del vaso con conseguente ischemia. Tra i fattori di rischio, oltre all’età, il sesso (più comune negli uomini) e la familiarità anche lo stile di vita e l’alimentazione, oltre ché l’ipertensione arteriosa e il diabete.

I sintomi da non sottovalutare

Quanto ai sintomi da non sottovalutare, un nuovo studio presentato all’annuale incontro  dell’American Heart Association a Dallas (come riporta il sito GreenMe) si è focalizzato in particolare su cinque sintomi specifici più comuni precedenti all’infarto; in particolare, nella ricerca sono stati analizzati 567 uomini, di età compresa tra 35 e 65 anni, che hanno avuto attacchi di cuore. Quasi l’80% dei sintomi si è verificato tra quattro settimane e un’ora prima dell’arresto cardiaco; un dato che può far riflettere e anche far scattare un campanello d’allarme; in particolare, i cinque sintomi sono stati dolore toracico (56%), vertigini (4%), mancanza di respiro, (13%)  palpitazioni cardiache (4%) e svenimento (4%).

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La ricerca presentata mette in evidenza alcuni sintomi frequenti prima dell’infarto: gli ulteriori dettagli emersi dallo studio (foto: Pixabay) – TopDay

Oltre a questi dati, la ricerca ha messo in evidenza come non tutti gli uomini di mezza età con dolore al petto o mancanza di respiro sono destinati da lì a breve ad avere un infarto, specie perché non è stata presa in considerazione la frequenza dei sintomi tra la popolazione di interesse. Per questo, è inutile allarmarsi e pensare al peggio per minimi sintomi, ma è importante comunque monitorare ala propria salute e, in casi comunque rilevanti, è bene far presente i sintomi al proprio medico curante.

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