Bimbo imprigionato in un pozzo da quasi 2 giorni: “Le speranze di trovarlo vivo sono poche”

Un bambino è caduto dentro ad un pozzo mentre stava giocando. È imprigionato lì da quasi due giorni. Le speranze di trovarlo ancora vivo, secondo i soccorritori, sono davvero pochissime.

La speranza continua a tenere vivi i familiari del piccolo ma sono ormai 40 ore che il bambino è imprigionato in fondo al pozzo e non risponde più.

India bambino imprigionato in un pozzo
Bambino in un pozzo da 40 ore (foto web) Topday

La tragedia è avvenuta nello stato indiano del Madhiya Pradesh dove sono ancora in corso le operazioni di salvataggio per estrarre da un pozzo artesiano Tanmay Sahu, 8 anni. Ma le speranze di trovarlo vivo sono ormai scarse.  Si continua a scavare ormai da oltre 40 ore nella speranza di ritrovare ancora in vita il piccolo che è rimasto incastrato a circa 30 metri di profondità. È una vera e propria corsa contro il tempo.  I soccorritori stanno scavando con le ruspe un cunicolo laterale per raggiungere il bambino che però, secondo quanto emerso nelle ultime ore, non risponderebbe più. “Le speranze di trovarlo vivo sono ormai scarse” – è quanto ha detto ai media il responsabile delle operazioni. Tanmay Diyawar è precipitato nel pozzo mentre stava giocando in campagna. Il dramma si è consumato davanti alla sorellina di 12 anni che stava giocando con lui. La bambina ha subito avvisato il padre dell’accaduto.

La disperazione dei genitori 

India bambino caduto nel pozzo
Le operazioni di salvataggio (foto web) Topday

Mia figlia lo ha visto e mi ha informato che era caduto nel pozzo. Ci siamo subito precipitati. Respirava e abbiamo ascoltato la sua voce” – le parole del papà del bambino. Nelle scorse ore i soccorritori avevano definito le condizioni del bambino stabili: Tanmay viene, infatti, costantemente monitorato tramite una telecamera, con una equipe medica che è sul posto, mentre le macchine continuano a scavare per portarlo di nuovo alla luce. Ma con il passare delle ore la situazione diventa sempre più preoccupante, il bambino non risponde più e il rischio più grande è che il piccolo possa morire – o essere già morto – per mancanza di ossigeno o per ipotermia. Situazioni di questo tipo sono purtroppo molto frequenti in India dove ancora oggi, nelle campagne, ci sono tanti pozzi aperti che rappresentano un serio pericolo soprattutto per i bambini piccoli. Tuttavia non è mai detta l’ultima parola: recentemente in Australia una giovane si è risvegliata dal coma mentre per i medici era ormai spacciata.

Fonte: Messaggero, Fanpage

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