Bari, primo matrimonio transgender: “È una conquista per tutti”

A Bari è stato celebrato il primo matrimonio tra un uomo e una donna transgender. La sposa, emozionatissima, ha parlato di diritti per tutta la comunità Lgbtqi+.

Si chiamano Felisia e Antonio e sono riusciti a coronare il loro sogno d’amore: sposarsi. Felisia è una donna transgender e per lei questo è stato un traguardo davvero significativo.

Matrimonio trans bari
Felisia e Antonio nel giorno del matrimonio (foto web) Topday

La cerimonia si è svolta con rito civile, non religioso. Nel capoluogo pugliese questa rappresenta la prima unione transgender: “Conquista importante per tutta la comunità Lgbtqi+“- le parole della sposa, emozionata e felice. I due si sono uniti in matrimonio  nella Sala preposta all’Ufficio Anagrafe. La coppia ha dichiarato con molta semplicità: “Siamo due persone che non si sono giudicate a vicenda per quello che rappresentavano, ma per quello che sono“. Nel piazzale ad attenderli non solo amici e parenti ma anche molti concittadini incuriositi da questa prima celebrazione fuori dai canoni a cui siamo abituati. I matrimoni tra persone dello stesso sesso non sono più una novità mentre lo sono ancora i matrimoni che vedono come protagonisti- in un ruolo o nell’altro- persone che hanno cambiato il proprio sesso biologico, persone transgender.

Una vittoria per tutti

Matrimonio trans
Felisia e Antonio

La trans Felisia Bulgari nel giorno del suo matrimonio ha accolto tutti i partecipanti con un messaggio di accoglienza. L’unione civile con Antonio Losacco, del resto, è destinata a fare storia in città: è la prima trans a unirsi civilmente con il suo compagno a Bari. Un lieto evento che la coppia spera possa servire ad aprire la strada per altre unioni civili di questo tipo: “Voglio che la città di Bari dia diritti e voce a tutte le donne trans. Questa è una conquista importante per tutta la comunità Lgbtqi+”. I due sono convolati a nozze dopo essersi conosciuti in un bar in cui Felisia lavorava, presentati da un amico in comune. Molto spesso le persone transgender non si sentono viste per quello che sono e trattate con il giusto rispetto.  Di recente, una studentessa di un liceo in Veneto, Valentina Tamiso, ha denunciato una sua insegnante che si ostinava a chiamarla con il suo nome di nascita.

Fonte:  Today, Bari Viva

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