Vecchi a 35 anni? Ecco quali sono i segnali che tutti notano

Vecchi a 35 anni? Ecco quali sono i segnali dell’invecchiamento che il nostro corpo ci manda: importante, come sempre, ascoltarlo.

L’età media, secolo dopo secoli, si è fortunatamente alzata ed oggi, tra i 50 e i 60 anni, pare che qualcuno viva una seconda giovinezza, tanto da non considerarsi per nulla in età “anziana”; c’è poi chi, invece, anche da giovanissimo sente tutti i segni del tempo che passa.

L’età è sicuramente uno stato d’animo ed è importante, in primis, mantenere uno spirito giovanile; quanto al nostro corpo però, inevitabilmente (anche se, prendendocene cura, possiamo sicuramente mantenerci in forma) subisce i segni del tempo. Ecco perché ci si può sentire vecchi a 35 anni: i segnali.

Vecchi a 35 anni? Ecco quali sono i segnali secondo una ricerca

In una recente ricerca effettuata negli Stati Uniti e riportata da diversi media statunitensi, come ad esempio il New York Post (ripresa anche da testate italiane come Leggo) alcune persone cominciano ad avvertire segnali d’invecchiamento anche a partire dai 35 anni, un’età che oggi non definiremmo di certo “anziana”, né forse tanto meno ancora “matura”.

Nello specifico, il sondaggio (condotto da OnePoll nell’ambito del programma Found, incentrato sulla cura del peso) ha coinvolto circa 2.000 americani compresi tra  Generazione Z, Millenial, Generazione-X e e baby boomers.

I vari dati raccolti dalle interviste hanno rivelato come  il dolore articolare (39%), l’insorgenza di condizioni croniche come l’ipertensione o il diabete (37%), il metabolismo più lento (35% ), o l’accumulo di peso (30%) sono alcuni dei principali segnali dell’invecchiamento secondo la percezione degli intervistati. Inoltre, un 15% degli intervistati ha dichiarato di aver avvertito  segnali d’invecchiamento già prima dei 35 anni.

Molti degli intervistati notano come debbano iniziare a cambiare le proprie abitudini, per salvaguardare la propria salute, a partire dai 39 anni, ma in molti non lo fanno; come riportato il 21% nega l’invecchiamento del proprio corpo, mentre chi sceglie di cambiare (regolarizzando l’esercizio fisico e migliorando la propria alimentazione) rimanda le modifiche fino a due anni (circa il 29) e addirittura dai tre ai sei anni nel 61% dei casi.