Ravenna, macellaio trovato impiccato nel suo negozio: quello che si scopre è tremendo

Domenico Montanari, un macellaio di 64 anni,  stato trovato impiccato nella sua bottega. E’ emersa una realtà tremenda.

La tragedia si è consumata a Faenza, in provincia di Ravenna. In un primo tempo si pensava si fosse trattato di suicidio ma le indagini hanno portato verso un’altra direzione.

Ravenna Macellaio trovato impiccato
Il macellaio fu trovato impiccato nel suo negozio- (foto Ansa) – Topday

A distanza di quasi quattro anni dalla morte di Domenico Montanari, macellaio di 64 anni, sono stati iscritti nel registro degli indagati un ex agente di Polizia municipale di 53 anni e un uomo di origini albanesi di 40 anni. I due sono stati indagati con l’accusa di omicidio volontario in concorso in relazione alla morte di Montanari  avvenuta il 26 luglio 2019. Il 64enne venne trovato impiccato nel suo negozio.

Inizialmente l’ex vigile era stato accusato di istigazione al suicidio; poi aveva prevalso la morte come conseguenza di altro reato, in questo caso l’usura. Analizzando attentamente il contenuto dei bigliettini lasciati dal defunto, la Procura era arrivata a ipotizzare che il 53enne si facesse cambiare dal macellaio sia i propri assegni sia quelli compilati da altre persone tra suoi debitori.

Il giorno del decesso di Domenico Montanari

La mattina in cui Domenico Montanari fu trovato morto, l’ex poliziotto era andato da lui per una proposta di acquisto della casa da parte di una terza persona: 115 mila euro, di cui 20mila come deposito cauzionale e gli altri 95 mila con il rogito.

Ravenna macellaio trovato impiccato
Il macellaio Domenico Montanari/ Topday

In conclusione delle verifiche della Polizia coordinata dal pubblico ministero Angela Scorza , al 53enne – oltre alla morte del macellaio come conseguenza dell’usura – erano state contestate anche una maxi-truffa a due anziane sorelle, una truffa a due coniugi che volevano riscuotere il risarcimento assicurativo per un incidente stradale, un’estorsione a un collezionista di divise e una a un noleggiatore di auto di lusso.

Un curriculum da truffatore che valse all’ex agente della Municipale una condanna complessiva di 5 anni e 10 mesi. L’avviso di conclusione delle indagini per l’ipotesi di omicidio è partito lunedì 20 febbraio in ragione di un accertamento tecnico su apparecchi elettronici dei due indagati. In particolare la chiave di volta è arrivata dopo un accertamento eseguito su un cellulare sequestrato nel 2019 all’ex vigile e per il quale l’indagato non aveva mai fornito la password .

Fonte: Fanpage, Today

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