PostePay, perché ora non ti conviene più cambiare contratto

Nell’anno corrente, PostePay seguirà una nuova politica aziendale per cui non conviene più cambiare contratto. I clienti potrebbero risultarne svantaggiati: approfondiamo insieme l’argomento nel dettaglio.

Brutte notizie per i clienti di PostePay, a quanto pare i vertici hanno deciso di modificare il contratto tra Poste e cliente. Gli affiliati risulteranno svantaggiati da tale decisione.

PostePay, modifica del contratto: informazioni utili
PostePay, modifica del contratto: informazioni utili – TopDay

Negli ultimi mesi si è parlato moltissimo del rincaro dei prezzi, argomento che tuttavia ha escluso per il momento le banche e i vari contratti ad esse annessi. Purtroppo però, sembra che tale aumento riguarderà presto anche i servizi di Poste Italiane, per cui al momento non conviene più cambiare il contratto. In particolare, il rincaro riguarda il canone annuo associato all’utilizzo della PostePay Evolution, la carta prepagata offerta proprio dai servizi di Poste. Inizialmente, il costo per l’utilizzo della carta corrispondeva a 12 euro, cifra che veniva scalata dal importo caricato sulla prepagata. Ora, suddetta cifra subirà anch’essa il rincaro avvenuto negli ultimi mesi rispetto al costo generale della vita, motivo per cui i clienti potrebbero cominciare a mostrare i primi segni di malessere. Vediamo insieme tutti i dettagli.

Rincaro dei prezzi per PostePay Evolution: tutti i dettagli

Dal 1 gennaio 2023, il canone annuo legato all’utilizzo di PostePay aumenterà di tre euro: il costo totale corrisponderà quindi a 15 euro all’anno, scalati direttamente dall’importo risparmiato sulla prepagata. Inoltre, aumentano anche i costi relativi alle offerte di Poste Mobile, quali 200 Back, 12 mesi e la Back 200 annuale – tre servizi riferiti a PostePay Connect. Ad ogni modo, i movimenti legati all’utilizzo della carta prepagata PostePay Evolution rimangono i seguenti: assegnazione di un IBAN per ricevere gli stipendi, disporre e ricevere bonifici, pagare contactless ed online con lo smartphone ed infine domiciliare le utenze e pagare i bollettini.

Poste Italiane: i prezzi aumentano, ma gli haker colpiscono ancora

Benché i prezzi continuino ad aumentare, anche rispetto al pagamento dei servizi, risulta ancora troppo facile per gli haker accedere al sistema di sicurezza della banca dati di Poste Italiane. Diversi clienti hanno lamentato di ricevere costantemente SMS ed e-mail ambigue, frutto del tentativo dei criminali digitali di accedere ai conti correnti dei cittadini iscritti a Poste. Generalmente, si richiedono i dati del cliente (password, username e PIN di accesso all’applicazione), per poi svuotare letteralmente i risparmi delle vittime. Ad ogni modo, ciò che inganna maggiormente il cliente, risiede nel fatto che il messaggio sembra inviato dal numero ufficiale di Poste Italiane (PosteInfo).

Poste Italiane: i prezzi aumentano, ma gli haker colpiscono ancora
Poste Italiane: i prezzi aumentano, ma gli haker colpiscono ancora – TopDay

Diverse banche hanno seguito una linea di sicurezza molto importante rispetto ai propri clienti, procedimento che consente di capire quando un eventuale cliente venga contattato da un criminale. Ad ogni modo, laddove vengano richiesti dati personali, consigliamo vivamente di interrompere immediatamente la comunicazione, sia che si tratti di una telefonata, sia in riferimento all’accesso a link ambigui. Gli operatori infatti non vi chiederanno mai i vostri dati personali, in quanto possiedono loro stessi un sistema di riconoscimento nel momento in cui vi contattano. Nel frattempo, anche Poste Italiane subisce gli effetti della crisi, nell’anno corrente i costi per i servizi aumentano.

 

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