Omicidio di Bolzano, nessun disturbo mentale: Benno aveva pianificato tutto

Benno Neumair aveva pianificato nei minimi dettagli il duplice omicidio dei genitori. I suoi disturbi psichici non hanno influito.

L’omicidio dei coniugi Peter Neumair e Laura Perselli era stato pianificato per bene dal figlio Benno che è stato in grado di gestire in maniera manipolatoria anche tutta la fase successiva al duplice omicidio dei genitori.

Benno Neumair aveva calcolato tutto
Benno Neumair con i genitori e la sorella/ Topday

 

Secondo la Corte di Assise di Bolzano Benno Neumair ha agito nella piena capacità di intendere e di volere sia per l’omicidio del padre Peter sia per l’omicidio della madre Laura. I giudici hanno, dunque, escluso che i disturbi della personalità diagnosticati al giovane possano aver influito in qualche misura sulla determinazione omicidiaria. Ma non solo.

I giudici nelle motivazioni della sentenza di condanna all’ergastolo hanno ribadito il ruolo neutro della confessione, sopraggiunta solo quando Benno non aveva più alcuna probabilità di farla franca.  Ragione per la quale, poi, gli è stata negata la concessione delle circostanze attenuanti.

In pratica il duplice omicidio è stato  la conclusione di un progetto ben calcolato nei minimi dettagli. Benno Neumair, infatti, è passato dall’uccidere i propri genitori a inviare con tranquillità i messaggi alla sorella Madè.  Messaggi nei quali spiegava di non sapere che fine avessero fatto Peter e Laura. Mai un cenno di pentimento.

Benno: qual’è la sua storia

Benno si è dimostrato sin dal primo momento come un soggetto egoriferito,  contraddistinto da aridità e silenzio emotivo. In questo senso, la duplice azione omicidiaria ha preso le mosse dal disturbo narcisistico e dal disturbo antisociale di personalità.

Disturbi, questi ultimi, non in grado però di incidere sulla sua capacità di intendere e di volere.  Per Benno, Peter e Laura rappresentavano degli ostacoli rispetto alle modalità con le quali aveva scelto di realizzarsi nella vita. Infatti è emerso fin da subito che frequenti erano le discussioni con i genitori per ragioni economiche.

Non si può negare come quella di Benno sia stata una vita sempre al limite. Denunciata anche su YouTube, quando sorrideva davanti alle telecamere e, contemporaneamente, si riprendeva mentre iniettava nel braccio gli steroidi invitando i suoi seguaci a tacere. Nonostante la consapevolezza dell’illegalità della pratica, e dei rischi corsi immettendo in rete quel video, sceglieva di condividerlo perché l’unica cosa alla quale attribuiva valore era l’approvazione dei followers.

La personalità manipolatrice di Benno

Aveva calcolato tutto, anche la confessione arrivata quando non era più possibile negare perché troppe erano le prove che giocavano a suo sfavore. Anche in quella sede Benno Neumair ha cercato di trarne il massimo vantaggio.

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Benno durante il processo/ Topday

Sapeva che la sua posizione era già più che circostanziata dalla Procura. Per questo ha inscenato un crollo emotivo alla notizia del ritrovamento del cadavere della madre.  Del resto, già in passato, il giovane aveva largamente dimostrato non solo la sua pericolosità. Ma anche l’intrinseca predisposizione a mentire e a manipolare il prossimo.

Quando si trovava in Germania, si era inventato un’aggressione per fare breccia sulla fidanzata.Era arrivato a tagliarsi allo scopo di utilizzare il suo stesso sangue per sporcarsi il volto.

Gli stessi genitori avevano confidato a parenti e amici di chiudersi in camera la notte. Durante le indagini erano addirittura emersi messaggi scambiati con la figlia Madé, nei quali Peter e Laura si raccomandavano di non litigare con Benno quando erano soli in casa.

 

Fonte: Fanpage, Rainews

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