ISEE online, fai attenzione a non commettere questo errore: ecco i consigli per evitare di sbagliare con la compilazione.
Arrivato il primo mese del nuovo anno, tantissime persone sono già alle prese con la compilazione dell’ISEE, in modo tale da rinnovare la precedente dichiarazione scaduta lo scorso 31 dicembre; il documento deve essere redatto per indicare la situazione di reddito e non solo del proprio nucleo familiare, indispensabile tra l’altro per richiedere e ricevere sussidi o agevolazioni.
Per compilare l’ISEE ci si può rivolgere al Patronato o al CAF ma, con la digitalizzazione, è anche possibile compilarlo direttamente online, tramite una funzione messa a disposizione dall’INPS; anche in via telematica è bene comunque fare attenzione e non commettere quest’errore, ecco i consigli.
ISEE online, possibile compilarlo anche così
A partire dalla scorsa estate, come riportato da diverse fonti (tra cui Proiezioni di Borsa e Informazioni Fiscale) l’INPS ha messo a disposizione di tutti i cittadini un servizio che permette di compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) direttamente online; in particolare, questo documento precompilato è basato sui dati autodichiarati da parte del cittadino, oltre che ovviamente da informazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS, già accolte in precedenza. Semplicemente accedendo tramite Identità digitale, si potrà dunque compilare il documento, semplificando (come specificato mesi fa dal messaggio 3041 del 2022 diramato dall’INPS) le pratiche per il rinnovo dell’ISEE. Anche utilizzando questo metodo, comunque, non bisogna abbassare la guardia ed evitare di commettere errori.
I consigli per non commettere errori con la compilazione
Compilare l’ISEE online potrebbe risultare molto più comodo per tante persone, anche se comunque resta possibile rivolgersi anche a Patronato e CAF; in ogni caso, anche con la modalità online, non si deve tralasciare nulla e si deve verificare che tutto ciò che è inserito sia corretto. Come riporta il sito money.it infatti, non tutti i dati sono reperibili in automatico dalla precompilazione, ma sono comunque da aggiungere all’ISEE; lo stesso INPS ricorda che non vanno tralasciate informazioni come indicazione della casa di abitazione del nucleo, nonché ammontare del mutuo del singolo cespite e gli eventuali terreni agricoli posseduti o, in caso, il patrimonio immobiliare detenuto all’estero.
In modo particolare, per le prime due informazioni, è importante accedere alla funzione “verifica” dal portale Isee precompilato, è consultare la parte riferita al “patrimonio mobiliare” (modulo FC.1 Quadro FC2 sez I e II) una volta chiesto l’accesso sulla funzione “verifica”. Per la proprietà interessata si deve cliccare su “modifica” e indicare, se necessario, la quota capitale residua del mutuo (della quota posseduta) e in aggiunta se si tratta o meno della casa di abitazione del nucleo per il quale si sta sottoscrivendo l’ISEE. Il patrimonio mobiliare incide sulla quota finale dell’ISEE, dunque nel caso sia possibile farlo è bene indicare la detrazione riconosciuta per la quota capitale residua del mutuo, così da fare tutto giusto ed avere una soglia ISEE più bassa (e corretta).