Riccione, bimba di 3 anni massacrata di botte dagli zii

Un bimba di 3 anni massacrata di botte costantemente da una coppia di zii ai quali era stata affidata.

L’orrore è avvenuto a Riccione. La bambina era stata affidata agli zii dal patrigno dopo che la mamma – una nomade – era finita in carcere.

Bambina di tre anni picchiata dagli zii
La bambina viveva nel terrore/ Topday

 

Capelli rasati, lividi sulle guance, sul mento, sul collo e altre parti del corpo, pizzicotti sulle mani. La vittima  di queste  continue vessazioni era una bambina di appena tre anni. I suoi carnefici erano i suoi zii. La piccola – proveniente da una famiglia di nomadi – nel 2019 era stata affidata dal patrigno  al fratello della madre che era finita in carcere. Le indagini sono scattate a seguito della denuncia di una parrucchiera che conosceva la coppia.  Tutto è cominciato a metà dicembre 2019, quando i Carabinieri del Radiomobile sono intervenuti  in un’abitazione di Riccione e hanno trovato la bambina terrorizzata  e nascosta sotto il letto. La piccola presentava numerose escoriazioni e lividi al volto e in tutto il corpo. In quell’occasione la piccola fu portata in Pronto soccorso all’ospedale Infermi e poi dimessa con una prognosi di 15 giorni.

Un orrore durato anni

Bambina massacrata dagli zii
Le indagini dei Carabinieri hanno messo fine alle violenze/ Topday

In contemporanea scattarono le indagini dei militari per fare luce sulla faccenda e vennero alla luce botte e persecuzioni denunciate da una parrucchiera che per lavoro era solita frequentare la famiglia e che ai militari ha riferito dello stato di choc in cui aveva ritrovato la piccola in più di un’ occasione. Da quanto emerso la coppia di zii aveva iniziato ad accanirsi sulla bambina quando il patrigno smise di inviare loro denaro per il mantenimento.  Da qui si sarebbe generata la furia che ha portato il 28enne e la sua compagna di 30 anni a rasare i capelli della piccola, non darle da mangiare e picchiarla. Addirittura,  secondo quanto testimoniato dalla parrucchiera, la zia una volta avrebbe ammesso:  “Quando mi prendono i 5 minuti mi sfogo su di lei”.Ora la bambina è stata affidata ai servizi sociali e gli zii sono stati finalmente condannati. Purtroppo non si tratta di un caso isolato e le violenze sui bambini sono sempre più frequenti. A Ventimiglia un bimbo di 6 anni è stato ridotto in fin di vita dal compagno della nonna.

Fonte: Resto del Carlino, Mattino

Impostazioni privacy